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Saitta: da anni chiediamo l'adeguamento della formazione

Professione Redazione DottNet | 25/05/2018 10:49

L'offerta formativa del Ministero non basta: è di 6.200 unità ed è distribuita in modo disomogeneo sul territorio regionale

"Il fabbisogno nazionale di medici specialisti calcolato dalle Regioni, sulla base delle necessità, per garantire il funzionamento dei sistemi sanitari, è di 8.569 unità per l'anno accademico 2017-18. L'offerta formativa del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca per lo stesso anno accademico è invece di 6.200 unità ed è distribuita in modo disomogeneo sul territorio regionale rispetto alle esigenze delle Regioni. Quindi mancheranno 2459 professionisti". Lo sottolinea Antonio Saitta, assessore della Regione Piemonte e coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

"È da anni che chiediamo di adeguare l'offerta formativa. Le mancate risposte stanno determinando seri problemi al sistema sanitario: è sempre più difficile trovare, solo per fare qualche esempio, pediatri, medici di emergenza-urgenza, anestesisti, ginecologi", aggiunge Saitta. Per questo "serve una condivisione reale fra il Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca, il ministero della Salute e le Regioni della distribuzione dei posti alle scuole di specializzazione. In questa logica le Regioni sono pronte a condividere ed anzi sollecitano il provvedimento relativo al fabbisogno per il triennio 2017-2020. Anche perché la mancanza di specialisti sta determinando in molti ospedali italiani seri problemi di funzionamento, soprattutto nei territori marginali e poco urbanizzati. C'è il rischio reale di chiudere servizi.

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Nella riunione della commissione Salute della Conferenza delle Regioni di ieri tutti gli assessori hanno lanciato un allarme rispetto alla situazione che si sta determinando. Anche per questi motivi - ha concluso l'esponente della Conferenza delle Regioni - chiediamo un incontro immediato al prossimo Governo".

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